Quando si intraprende un trattamento psicologico, durante la terapia, prima o poi, possono sorgere dei dubbi. Ad esempio:
Quando possiamo affermare che la terapia non funziona?
Quando la terapia diventa una relazione di insana dipendenza?
Quando continuare la terapia remando contro le proprie resistenze?
Se siete da molti mesi in terapia e il vostro problema è ancora presente con la stessa frequenza, durata ed intensità di quando avete incominciato il trattamento psicologico, iniziate a chiedervi se quella è la terapia giusta per voi. Una “buona” terapia dovrebbe dare risultati positivi in tempi relativamente brevi. Inoltre, dovrebbero esserci degli indicatori dei cambiamenti avvenuti.
La relazione terapeutica è un rapporto di sincera fiducia, attenzione ed affetto reciproco, ma è differente cosa quando lo psicologo diventa una stampella d’appoggio, una spalla su cui piangere o un amico con cui confidarsi. Lo psicologo deve essere, in prima fase, promotore del cambiamento e in seconda fase, altrettanto importante, deve rendere quel cambiamento stabile e consolidato nel tempo. Se dopo anni di terapia vi sembra che nulla sia cambiato, iniziate a chiedervi se andate nella direzione giusta o se siete incappati in una terapia che promuove la dipendenza psicologica e affettiva!
Tutt’altra cosa è incontrare delle resistenze durante la propria terapia. I processi di cambiamento richiedono l’energia necessaria ad intraprendere una nuova strada, oppure a ritrovarne una, smarrita chissà quanti anni prima… questo in alcune persone, proprio quando ci si avvicina all’obbiettivo tanto desiderato, provoca un’ inquietudine, una resistenza al cambiamento, il desiderio di tornare ai vecchi equilibri patologici. Altre volte, ci si scoraggia in seguito ad una ricaduta, successiva ad una iniziale fase di miglioramento, che può far perdere la fiducia nelle possibilità di risolvere il proprio problema. Ma è importante sapere che i cambiamenti e gli apprendimenti in genere, non seguono una linearità progressiva verso il miglioramento, al contrario, possono avere dei momenti di regressione e progressione, che fanno parte integrante del cambiamento stesso. Essi sono sani e naturali e possiamo interpretarli come delle fasi importanti, talvolta necessarie, nella crescita personale.
Dalla parte dei pazienti: criteri di efficacia per una terapia psicologica
This entry was posted in psicoterapia. Bookmark the permalink.