I problemi che si possono incontrare nello studio sono diversi: ci sono studenti che hanno difficoltà motivazionali, ovvero non sono motivati a portare avanti i propri obiettivi; altri invece vorrebbero concentrarsi e non ci riescono; altri ancora sono sempre stati studiosi diligenti ottenendo buoni risultati ma ad un certo punto qualcosa s’inceppa e restano bloccati da un lato nell’incapacità di riuscire a studiare, dall’altro dalla paura di non dare una buona performance agli esami.
Potrebbero negli effetti essere problemi simili perché in tutti i casi il risultato è quello di essere impantanati in una situazione sgradevole, angosciante o spaventosa.
In realtà si tratta di problemi molto diversi tra loro che richiedono interventi altrettanto differenti.
Nel primo caso si tratta di comprendere qual è il reale interesse dello studente, se tenta di studiare solo per non deludere i genitori, se sotto all’apparente scarsa motivazione c’è invece la paura di fallire o di gestire la situazione.
Nel secondo caso e nel terzo invece c’è una forte motivazione, di solito una tendenza al perfezionismo, la paura di non essere all’altezza della prova da superare, il desiderio di studiare nel dettaglio fino all’eccesso. È proprio questa modalità, potremmo dire con tendenza ossessiva, che ingabbia la persona e la rende incapace di apprendere e memorizzare con naturalezza quello che viene studiato. Talvolta non si è più neanche capaci di leggere il testo della materia d’esame, fino a non riuscire a leggere più nulla nei casi più gravi. La mia esperienza psicoterapeutica mi ha permesso di osservare come molto spesso questi ragazzi si isolino e tendano ad avere una vita sociale e relazionale limitata, come se qualsiasi distrazione più o meno consapevolmente venga allontanata per non compromettere gli studi.
La soluzione efficace e duratura è rappresentata dal riuscire a trovare l’equilibrio tra studio, relazioni, doveri e piacere, per poter svolgere al meglio anche i compiti più complessi, nello studio così come nel lavoro.
La psicoterapia aiuta a sbloccare le risorse e le capacità delle persone: nel caso di problemi che hanno a che fare con la difficoltà o l’impossibilità a studiare a volte gli studenti pensano di voler evitare gli esami e le situazioni ad essi legate. Così ci si può convincere a lasciare gli studi o scegliere una facoltà o una scuola più semplice, ma gli evitamenti, come spesso affermo, rafforzano le paure, le incapacità e il senso di frustrazione.
Non riesco a studiare: dalla motivazione all’ossessione per lo studio.
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